Regole di musica, divise in cinque trattati, con le quali s'insegna il canto fermo, e figurato (1657)
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Regole di musica, divise in cinque trattati, con le quali s'insegna il canto fermo, e figurato (1657)
Trattato Item Type Metadata
Titolo completo
Regole di musica, divise in cinque trattati, con le quali s'insegna il canto fermo, e figurato, per vere, e facili regole. Il modo di fare il contrapunto. Di comporre l'uno, e l'altro canto. Di cantare alcuni canti difficili, e molte cose nuove, e curiose. Composte dal padre fra Giovanni d'Avella, predicatore de' minori osservanti della provincia di Terra di Lavoro
Autore
ordine religioso o diocesi di incardinazione
o.f.m.
Anno
1657
Luogo d'edizione
Editore
Moneta, Francesco
Notizia bibliografica
Sommario
Primo trattato
Dell"utilità della Musica
Del'Invention, & Aumento della Musica
1. Della dispositions, & ordine della Mano Comune
2. Della Note diversi modi di poste, e delle Chiavi
3. Come si possono sapere distintamente le Note
4. Delle mutationi per ben Cantare
5. Delle mutationi per b rotondo, e molle
6. Delle sette lettere poste nella Mano, quanto siano necessarie
7. Qua[n]do nel cnato si deve far necessariame[n]te la mutatione, così di sopra, come di sotto
8. Come si possono saper distintamente li nomi delle Note segnate nella mano, per salire, e scendere e delle proprietà del Canto
9. Come si può saper distintamente la proprietà, e dependente di ciascuna Nota
10. Dell'ordine, e dispositione della Mano, ridotta à forma cantabile
11. Del variato dire, e dispositione delle Note disposte in varie spetie per fare il Canto ordinato, e vario
12. Della Formatione, e numero de' Tuoni dalle sudette spetie
13. Delli Tuoni antichi, e della lor forma, qualità, & altre appartinenti Tuoni à moderni
14. Della confusione cagionata per la positura di detti Tuoni appresso alcuni, che l'hannoe mal'intesa
15. Del modo di conoscere i Tuoni nelle Antifone, Responsorii, & altro Tropi pratticamente
16. Del modo di conoscere i Tuoni nell'Introiti, Graduali, Alleluia, Tratti, Offertorio, e Postcom[unione]
17. Come si ponno conoscere le Tuoni dalli principii, e se dalli principii assolutamente si possono conoscere, come alcuni si cantano
18. De differenze, & effetti, che oprano li diversi principii delli seculorum de' tuoni
19. DelleIntonationi de' Salmi per li otto Tuoni, con alcune congiuntioni degne
20. Della formatione della voce, per ben cantare
Secondo trattato
21. Come la Mano comune nel Cap. dell'Inventione non sia sufficiente per imparare il Canto Figurato
22. Delli quattro Principii del Canto, due essentiali, e due accidentali
23. Come sia necessaria un'altra Mano differente dalle prescritte
24. Della diversità della voci nella Musica, quanto all'essenza, ò quantità diversa per la sonora proportione
25. Come si sono più, che le sudette tre voci nella Musica, Tuono, Semituono maggiore, e minore
26. Come errino alcuni che negano, che della Musica no vi siano numeri
27. Quali siano le voci perfette, e quali siano semitoni maggiore, e minore
28. Modo insufficie[n]te di ordinare le proportioni, secondo alcuni, e li defetti
29. Il semituono maggiore, come si dimostri, e si trovi nelli stromenti, e per consequenza sia nel canto
30. Come niuna voce è perfetta, per qualsivoglia modo
31. Del valore, & effetti degli accidenti, e come un modo essentiale può essere accidentale all'altro
32. Degli altri effetti che oprano gli accidenti
33. Delle cause della sonorità, e consonanza nella Musica
34. Modo di giudicare la consonanza, e dissonanza con gli occhi
35. Della quarta, quinta, e sesta
36. Della settima, & ottava
37. Della quinta maggiore, overo Tritono
38. Come s'indolciscano le quarte maggiori, ò Tritoni, e si faccino cantabili
39. Dell'altre quarte maggiori, ò Tritoni moderni, e dell'indolcimenti
40. Del modo di cantare questo soggetto
41. Come sopra, e sotto ogni fa, può essere la mutatione di quarta, e di quinta
42. In che modi si risolvino li due accide[n]ti per [bequadro] e per b [molle]
43. Come si può entrare, & uscire da detti modi
44. Dell'Inventione de' Canti Diatonico, Cromatico, Enarmonico, & Harmonico
45. Che utile si cava dal saper questi canti Diatonici, Cromatici, Enarmonici, & Harmonici
46. Con li canti Diatonici, Cromatici, Enarmonici, & Harmonici si multiplicano l'immtationi, e le fighe
Terzo trattato
47. Come la Mano commune non è sufficiente, ne anco per imparare Canto fermo
48. Come li Musici antichi hanno osservato i moti delle Stelle nel cantare, che non fanno li moderni
49. Come gli antichi si regolavano in questi effetti, e quanti Tuoni banevano
50. Dell'ottavo Tuono, della sua formatione, & unione col settimo
51. Perche causa si canta in dui modi, come per b quadro, e per b molle
52. De altri nomi de' Tuoni gionti a quattro antichi, e delli sensi delle parole assegnate à ciascun Tuono, con le proprietà de' Pianeti
53. Come sono otto Tuoni, e se possono esser più, secondo l'opinione d'alcuni, e la loro diversità donde si cagioni
54. Delli Tuoni irregolari, misti, e commisti, & à che fine si diano
55. Della convenienza de' cieli co' Tuoni, quanto alli segni, spatii, & effetti
56. Dall'altra convenienza de' Tuoni co' cieli, quanto alla missione, e commissione
57. Delli Ecclissi nel canto, ò commissioni
58. Degli Ecclissi, & oscuramenti nel primo Tuono
59. Delli Ecclissi del secondo Tuono
60. Delli Ecclissi del terzo Tuono
61. Degli Ecclissi del quarto Tuono
62. Degli Ecclissi del quinto Tuono
63. Degli Ecclissi del sesto Tuono
64. Degli Ecclissi del settimo Tuono
65. Degli Ecclissi dell'ottavo Tuono
66. Degli altri Ecclissi in virtù della lettera i per diversi Tuoni
67. Degli Ecclissi per la letta e, ò sillaba re, sopra mi
68. Degli Ecclissi per le sillabe la, fa, le, mi, & altre
69. Che deve saper più il Cantor per ben citare
70. In quanti modi si varia la voce con le differenze
71. Regola per intonar ogni cantilena con sonorità
72. Delli Essercitii, che si possono far per possieder prontamente detta voce commune
73. Come nel canto fermo si debbano fare il diesis, benche non si scrivino
74. Con quale accuratezza si devano cantare Tropi, ò Tuoni Ecclesiastichi
75. Che modo devono tenere i Maestri di choro, e cantori
76. QUanto sia necessaria la buona voce per ben cantare, e del modo di conservarla
Trattato quarto
78. [sic] Che deve fare il compositore del canto fermo
79. Della distintione dei li membri, e quanto sia necessairia
80. Del modo di disponer le note per ciascun Tuono
81. Delli Tenori de Tuoni, delle lettere finali, e confinali
82. Delli Principii di ciascun Tuono, secondo le proprietà loro, e dell'immitare
83. Delle differenze di comporre i Tropi differentemente
84. Delle sillabe lunghe, e brevi: E delle Monosillabe, se possono esser bissilabe
85. Dove deve pausare, e respirare il Cantor di canto fermo
86. Pratticamente come si compone il canto fermo
Trattato quinto
87. Che cosa è contraponto
88. Delle consonanze, è dissonanze del contraponto
89. D'onde sono dette consonanze perfecte, dissonanze, & emelle consonanze
90. Della differenza trà consonanza perfetta, e perfetta: tTrà dissonanza, e dissonanza, e trà emelle & emelle
91. Che deve sapere il Contrapontista
92. In quanti modi si può fare il contraponto
93. Quante consonanze perfette, quante dissonanze, e quante emelle si possono far per nota
94. Come si deve porre in prattica il contraponto
95. Come si debbano disporre, & ordinar nel contraponto le seconde, terze, quarte, & settime
96. Della quinta, sesta, & ottava, come se dispongono nel contraponto
97. Dell'ordine di fare il contraponto, e prima della contronata
98. Dell'ordine di fare il contraponto osservato, & il principiarlo
99. Del modo di fare il contraponto Cromatico, non usato da molti: mà molto artificioso, e sonoro
100. Del modo di conoscere le consonanze, e dissonanze per lettere sopra, e sotto il canto fermo: E del modo di comporre à 4 e più per via d'abbaco
Errori occorsi nello stampare
Dell"utilità della Musica
Del'Invention, & Aumento della Musica
1. Della dispositions, & ordine della Mano Comune
2. Della Note diversi modi di poste, e delle Chiavi
3. Come si possono sapere distintamente le Note
4. Delle mutationi per ben Cantare
5. Delle mutationi per b rotondo, e molle
6. Delle sette lettere poste nella Mano, quanto siano necessarie
7. Qua[n]do nel cnato si deve far necessariame[n]te la mutatione, così di sopra, come di sotto
8. Come si possono saper distintamente li nomi delle Note segnate nella mano, per salire, e scendere e delle proprietà del Canto
9. Come si può saper distintamente la proprietà, e dependente di ciascuna Nota
10. Dell'ordine, e dispositione della Mano, ridotta à forma cantabile
11. Del variato dire, e dispositione delle Note disposte in varie spetie per fare il Canto ordinato, e vario
12. Della Formatione, e numero de' Tuoni dalle sudette spetie
13. Delli Tuoni antichi, e della lor forma, qualità, & altre appartinenti Tuoni à moderni
14. Della confusione cagionata per la positura di detti Tuoni appresso alcuni, che l'hannoe mal'intesa
15. Del modo di conoscere i Tuoni nelle Antifone, Responsorii, & altro Tropi pratticamente
16. Del modo di conoscere i Tuoni nell'Introiti, Graduali, Alleluia, Tratti, Offertorio, e Postcom[unione]
17. Come si ponno conoscere le Tuoni dalli principii, e se dalli principii assolutamente si possono conoscere, come alcuni si cantano
18. De differenze, & effetti, che oprano li diversi principii delli seculorum de' tuoni
19. DelleIntonationi de' Salmi per li otto Tuoni, con alcune congiuntioni degne
20. Della formatione della voce, per ben cantare
Secondo trattato
21. Come la Mano comune nel Cap. dell'Inventione non sia sufficiente per imparare il Canto Figurato
22. Delli quattro Principii del Canto, due essentiali, e due accidentali
23. Come sia necessaria un'altra Mano differente dalle prescritte
24. Della diversità della voci nella Musica, quanto all'essenza, ò quantità diversa per la sonora proportione
25. Come si sono più, che le sudette tre voci nella Musica, Tuono, Semituono maggiore, e minore
26. Come errino alcuni che negano, che della Musica no vi siano numeri
27. Quali siano le voci perfette, e quali siano semitoni maggiore, e minore
28. Modo insufficie[n]te di ordinare le proportioni, secondo alcuni, e li defetti
29. Il semituono maggiore, come si dimostri, e si trovi nelli stromenti, e per consequenza sia nel canto
30. Come niuna voce è perfetta, per qualsivoglia modo
31. Del valore, & effetti degli accidenti, e come un modo essentiale può essere accidentale all'altro
32. Degli altri effetti che oprano gli accidenti
33. Delle cause della sonorità, e consonanza nella Musica
34. Modo di giudicare la consonanza, e dissonanza con gli occhi
35. Della quarta, quinta, e sesta
36. Della settima, & ottava
37. Della quinta maggiore, overo Tritono
38. Come s'indolciscano le quarte maggiori, ò Tritoni, e si faccino cantabili
39. Dell'altre quarte maggiori, ò Tritoni moderni, e dell'indolcimenti
40. Del modo di cantare questo soggetto
41. Come sopra, e sotto ogni fa, può essere la mutatione di quarta, e di quinta
42. In che modi si risolvino li due accide[n]ti per [bequadro] e per b [molle]
43. Come si può entrare, & uscire da detti modi
44. Dell'Inventione de' Canti Diatonico, Cromatico, Enarmonico, & Harmonico
45. Che utile si cava dal saper questi canti Diatonici, Cromatici, Enarmonici, & Harmonici
46. Con li canti Diatonici, Cromatici, Enarmonici, & Harmonici si multiplicano l'immtationi, e le fighe
Terzo trattato
47. Come la Mano commune non è sufficiente, ne anco per imparare Canto fermo
48. Come li Musici antichi hanno osservato i moti delle Stelle nel cantare, che non fanno li moderni
49. Come gli antichi si regolavano in questi effetti, e quanti Tuoni banevano
50. Dell'ottavo Tuono, della sua formatione, & unione col settimo
51. Perche causa si canta in dui modi, come per b quadro, e per b molle
52. De altri nomi de' Tuoni gionti a quattro antichi, e delli sensi delle parole assegnate à ciascun Tuono, con le proprietà de' Pianeti
53. Come sono otto Tuoni, e se possono esser più, secondo l'opinione d'alcuni, e la loro diversità donde si cagioni
54. Delli Tuoni irregolari, misti, e commisti, & à che fine si diano
55. Della convenienza de' cieli co' Tuoni, quanto alli segni, spatii, & effetti
56. Dall'altra convenienza de' Tuoni co' cieli, quanto alla missione, e commissione
57. Delli Ecclissi nel canto, ò commissioni
58. Degli Ecclissi, & oscuramenti nel primo Tuono
59. Delli Ecclissi del secondo Tuono
60. Delli Ecclissi del terzo Tuono
61. Degli Ecclissi del quarto Tuono
62. Degli Ecclissi del quinto Tuono
63. Degli Ecclissi del sesto Tuono
64. Degli Ecclissi del settimo Tuono
65. Degli Ecclissi dell'ottavo Tuono
66. Degli altri Ecclissi in virtù della lettera i per diversi Tuoni
67. Degli Ecclissi per la letta e, ò sillaba re, sopra mi
68. Degli Ecclissi per le sillabe la, fa, le, mi, & altre
69. Che deve saper più il Cantor per ben citare
70. In quanti modi si varia la voce con le differenze
71. Regola per intonar ogni cantilena con sonorità
72. Delli Essercitii, che si possono far per possieder prontamente detta voce commune
73. Come nel canto fermo si debbano fare il diesis, benche non si scrivino
74. Con quale accuratezza si devano cantare Tropi, ò Tuoni Ecclesiastichi
75. Che modo devono tenere i Maestri di choro, e cantori
76. QUanto sia necessaria la buona voce per ben cantare, e del modo di conservarla
Trattato quarto
78. [sic] Che deve fare il compositore del canto fermo
79. Della distintione dei li membri, e quanto sia necessairia
80. Del modo di disponer le note per ciascun Tuono
81. Delli Tenori de Tuoni, delle lettere finali, e confinali
82. Delli Principii di ciascun Tuono, secondo le proprietà loro, e dell'immitare
83. Delle differenze di comporre i Tropi differentemente
84. Delle sillabe lunghe, e brevi: E delle Monosillabe, se possono esser bissilabe
85. Dove deve pausare, e respirare il Cantor di canto fermo
86. Pratticamente come si compone il canto fermo
Trattato quinto
87. Che cosa è contraponto
88. Delle consonanze, è dissonanze del contraponto
89. D'onde sono dette consonanze perfecte, dissonanze, & emelle consonanze
90. Della differenza trà consonanza perfetta, e perfetta: tTrà dissonanza, e dissonanza, e trà emelle & emelle
91. Che deve sapere il Contrapontista
92. In quanti modi si può fare il contraponto
93. Quante consonanze perfette, quante dissonanze, e quante emelle si possono far per nota
94. Come si deve porre in prattica il contraponto
95. Come si debbano disporre, & ordinar nel contraponto le seconde, terze, quarte, & settime
96. Della quinta, sesta, & ottava, come se dispongono nel contraponto
97. Dell'ordine di fare il contraponto, e prima della contronata
98. Dell'ordine di fare il contraponto osservato, & il principiarlo
99. Del modo di fare il contraponto Cromatico, non usato da molti: mà molto artificioso, e sonoro
100. Del modo di conoscere le consonanze, e dissonanze per lettere sopra, e sotto il canto fermo: E del modo di comporre à 4 e più per via d'abbaco
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Esemplari conservati in Italia
Assisi - Biblioteca del Centro di documentazione francescana della Basilica e Sacro convento di San Francesco in Assisi (I-Af)
Bari - Biblioteca nazionale Sagarriga Visconti-Volpi (I-BAn)
Cassino - Biblioteca statale del Monumento nazionale di Montecassino (I-MC)
Falconara Marittima - Biblioteca francescana e picena (I-FALf)
Firenze - Biblioteca del Conservatorio di musica Luigi Cherubini (I-Fc)
L'Aquila - Biblioteca provinciale Salvatore Tommasi (I-LA)
Lovere - Biblioteca dell'Accademia di belle arti Tadini (I-LOVat)
Lucca - Biblioteca Statale (I-Lg)
Macerata - Biblioteca comunale Mozzi-Borgetti (I-MAC)
Milano - Biblioteca del Conservatorio di musica Giuseppe Verdi (I-Mc)
Napoli - Biblioteca del Conservatorio di musica San Pietro a Majella (I-Nc)
Napoli - Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III (I-Nn)
Padova - Biblioteca universitaria (I-Pu)
Perugia - Biblioteca comunale Augusta (I-PEc)
Pesaro - Biblioteca Oliveriana (I-PESo)
Rieti - Biblioteca comunale Paroniana (I-RIc)
Roma - Biblioteca Casanatense (I-Rc)
Roma - Biblioteca dell'Accademia nazionale dei Lincei e Corsiniana (I-Rli)
Roma - Biblioteca della Curia generalizia dei Padri Domenicani di S. Sabina (I-Rss)
Roma - Biblioteca musicale governativa del Conservatorio di musica S. Cecilia (I-Rsc)
Roma (Città del Vaticano) - Biblioteca Apostolica Vaticana (I-Rvat)
Salerno - Biblioteca provinciale (I-SLp)
Torino - Biblioteca Nazionale Universitaria (I-Tn)
Udine - Biblioteca civica Vincenzo Joppi (I-UDc)
Urbino - Biblioteca centrale dell'Area umanistica dell'Università degli studi (I-Uu)
Venezia - Biblioteca del Conservatorio Benedetto Marcello (I-Vc)
Venezia - Biblioteca della Fondazione Giorgio Cini (I-Vgc)
Venezia - Biblioteca della Fondazione Ugo e Olga Levi (I-Vlevi)
Venezia - Biblioteca nazionale Marciana (I-Vnm)
Vicenza - Biblioteca civica Bertoliana (I-VIb)
Bibliografia
Lovato, Antonio, "Teoria e didattica del canto piano", Musica e liturgia nella riforma tridentina, Trento, Provincia Autonoma di Trento, 1995, 57-67.
Fichiers
Collection
Reference
Regole di musica, divise in cinque trattati, con le quali s'insegna il canto fermo, e figurato (1657)
Cite As
“Regole di musica, divise in cinque trattati, con le quali s'insegna il canto fermo, e figurato (1657),” Trattati italiani di canto fermo (secoli XVI-XIX), consulté le 18 avril 2025, https://canto-fermo.univ-tours.fr/items/show/133.