Scola di canto fermo in cui s'insegnano facilissime, e chiare regole per ben cantare, e componere (1715)
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Purissimo, et Altissima Reina Assonta al Cielo…
Dignazio Pianese a chi legge
[elegia, sonetto I, epigramma I, sonetto II, III e IV, epigramma II, sonetto V, epigramma III per il R. D. Fabio Santoro]
[approbazioni]
Libro primo nel quale si dimostra l’invenzione, & aumento del Canto : s’insegnano i primi principii fondamentali, la diversità, e valore delle Voci : si dimostra la mano colle proprietà, e loro effetti con la pratica delle mutazioni, & altre cose utili à Corisiti, curiose à professori di quest’arte, e molto necessarie à principianti
1. Dell’inventore del Canto, dà cichi fu essercitato, & imparato, le sue regole dà chi furono ritrovate : si dimostra la Mano greca, di quanti modi si cantava anticamente, come anche intorno all’antichità, origine, essenza, diversità, e nécessita del Canto.
2. Dell’ordine delle sette Lettere ; quante Note può intonare la voce humana dalla profondità all’altezza. Quante, e quali sono le Note, da chi ritrovate, con qual modo si cantano, e quanta distanza è da una in un’altre Nota. Si Mostra la Tavola scalinata, in cui appariscono le Chiavi, Righe, le Pause, la Mostra, l’Asterisco, e la Scala maggiore per l’ordini grave, acuto, e sopracuto.
3. Del valore diverso delle Note, come siano li loro Corpi, seu Figure, con assegnare il proprio valore à ciascheduna, ed altre Note differenti, benche rare.
4. Come, e di chi fù riformato, e dilatato il Canto. Si Mostra la Mano, si spiega coll’essempi dell’Essacordi colla Separazione dell’ordine naturale d’all’Accidentale ; e se ogni Essacordo può senza mutazione avere un’altra Nota sopra il La, con la Figura dell’Eptacordi.
5. S’assegna la raggione per che in una lettera vi sono più note. Che cosa è proprietà, e quante sono. Come si conoscono le note di quallsia proprietà. Si mostrano le tre proprietà di b quadro, di b molle, e di natura colla Spiega delli loro effetti.
6. Come si conoscono le note, e quale è il loro nome nei libri Corali, quale è il Canto Naturale, e tutte le note della mano di quale proprietà sono. Come, e qual’è la quinta falsa.
7. Se la mutazione è necessaria : che cosa è mutazione, e quando si hà da faré necessariamente, quante, e quali sono : perchè si chiamano mutazioni di quarta, e di quinta, e si Mostra una Scala per tutte le mutazioni con assegnare ancora i rimedii per conservar la voce.
8. Come si chiamano le note della Casa b fa b mi nelli libri Corali, e come è il nome del fa, quand sta assolutamente sopra a la mi re, quando si chiamano fa, e quando mi ; quale è il tritono, e come si può temperare.
Libro secondo nel quale si dimostra il modo di cantare le parole, le qualità del b molle colla varietà delle voci, e le specie dell’intervalli ; come anche intorno à i toni, à loro qualità particolari, Salmodie, numéro di essi toni, e quali siano regolari, quali irregolari, misti, ò commisti
1. Se il canto sia scienza, ò arte, e se sia nobile ; come si cantano le prole, & il modo di schivare i vizii, come anche qual ordine deve tenersi nel canto per non allontanarti dalla proporzione de Sacri Riti di S. Chiesa.
2. Intorno alla qualità del b molle : si mostrano le sue mutazioni nelli suoi proprii luoghi, & il modo di legger le note per b molle, colla differenza tra le mutazioni di b molle, e b quadro.
3. Della diversa variazione delle voci, e come si varia la figura equisona in tredici modi, qual’è l’Unisono, e li suoi derivati per tutta l’ottava. Quali sono le specie di quinta, e quarta, e se possono essere più dell’assegnate, e quante sono le specie della Diapason.
4. Che cosa è tono, quanti sono, come da quattro divennero otto, e da chi fù fatta la loro separazione, quanto può esterdersi la composizione di un tono, quali sono autentici, quali placali, e si mostrano le corde finali, come si forma la composizione di ciaschedun tono colle loro formole, e l’essempi di tutti i toni. Più : si mostra per quale spetie si forma il quinto tono.
5. Intorno alle qualità particolari di ciascun tono, e della loro natura, e quali parole si devono cantare con ciascuno di essi toni, e si il canto piano sia tenuto in maggior stima del figurato.
6. Quand si dovrà fare la salmodia, e di quanti modi : come si conosce il tono dopò l’antifona : si Mostra la salmodia del primo tono, e l »euouae, come anche il secondo, terzo e quarto tono colla spiega del diesis, e l’atri toni colle loro conclusioni, & il tono misto, e s’assegna la regola di salmeggiare le paroel Ebraiche, e monosillabe.
7. Circa il determinato numéro de’ toni, tute le sette specie d’ottava, come stanno divise, & ogn’una à quale tono stà assegnata ; percge la quarta specie d’ottava stà due volte divisa per il primo, & ottavo tono, e come può producere, due toni, s’assegna la raggione perche ong’altra specie d’ottava, eccetto la quarta, non può essere due volte divisa, ne produrre due toni.
8. Quali sono i toni irregolari, dove è il loro finale, e perche si chiamano irregolari, perche termonano fuori delle quattro corde assegnate ; se vi sono altre composizioni, cher terminano in altre corde fuori delle stabilité. QUali sono i toni Misti, e commisti : se qualche composizione passasse la sua Diapason farebbe mistione con altri toni, ò nò ; Come si può faré la commistione de’toni, e s’assegna la Messa per le feste doppie, ò festive.
Libro terzo in cui si dimostra quanto sia potente il Canto coll’insegnamento d’altri introduttorii accidentali, ò giacenti, e colla spiega d’ogni sacro Tropo. Di qual Tono sono i Cantici Ecclesiastici colla dimostrazione d’altre specie de Toni. Come si formino le composizioni di Canto Fermo. Come si debbia assistere al Coro, e quali modi debbia tenere il Camocantore, e l’Organista.
1. Intorno alla forza, effetti, e bontà del Canto.
2. Si Mostra la mano del b molle accidentale colle sue mutazioni, e quali Cantilene si cantano con essa mano ; se vi sono altri sagri Tropi che chiedono altra mano, e quali sono. SI vede la mano del b molle, e b quadro giacente colle Cantilene, che con esse si cantano.
3. Si vi sono altre Cantilene, che non possono cantarsi colli passati Introduttorii. Che cosa è Diesis, che effetto produce, quando si deve usare, e de quali cadenze. Che significato hà ogni sacro Tropo, e come s’han da cantare le cose sacre della Santa Messa.
4. Di qual Tono è ogni Introito, qual’è la regola per conoscere di che Tono sono li Kyrie, Gloria, Graduali, Alleluia, Tratto, Offertorii, Communio, e l’Antifone, e come si fà l’Intonazione del Salmo, che siegue doò di quella. Quali sono i Toni imperfetti, e come si hanno da giudicare ; Si dà la regola di conoscere i Toni più che perfetti, come anche i Toni Misti, e commisti.
5. Intorno l aregola, che deve praticare il Compositore di Canto piano per ben comonere : se hà da stabilire il tono, le Specie, e le cadenze, da quali intervalli hà da cominciare, quali sono le vocali più commode, e come si componé ogni sogetto di poche note, come devono esser composte l’Ecclesiastiche Cantilene per li suoi significati ; come deve portar il Maestro, che insegna il canto a’ scolari, come questi con quello.
6. Con quale intenzione deve l’Ecclesiastico assistere al Coro, quale attenzione, quale decoro, quale devozione, e purità di coscienza deve avere quando canta i Sacri Tropi.
7. Per l’invenzione dell’Organo, quale è il Hidraulico, e chi fù il primo Artefice di esso : Come fù nella Chiesa introdotto, e se è necessario. Chi deve essere l’Organista, e come s’hà da portare sù l’Organo : qual modo deve tenere per corrispondere al Coro : che cosa è Coro. Chi deve essere il capo Cantore ; come si hà da portare con Coristi, e come questi con quello. Il Maestro di Cerimonie è necessario, chi deve essere il volta carte, e quale è il suo officio ; quale è quello di Pontatore : E se ogni Corista deve sapere di canto ?
8. In cui si tratta della considerazione de quattro novissimi, cioè Morte, Giudizio, Inferno, e Paradiso, e si dimostrano le strade per felicemente giungere alla Patria beata.
Indice delli 24 dialogi della presente opera
Indice alfabetico delle cose più notabili che in questa presente opera si contengono
[errata]
[epigramma IV per il R. D. Fabio Santoro]Digitalizzazione
Esemplari conservati in Italia
Bari - Biblioteca nazionale Sagarriga Visconti-Volpi (I-BAn)
Cassino - Biblioteca statale del Monumento nazionale di Montecassino (I-MC)
Chiusi della Verna - Biblioteca del Convento della Verna (I-CHN)
Foggia - Biblioteca provinciale La Magna Capitana (I-FOG)
Genova - Biblioteca Universitaria (I-Gu)
Lecce - Biblioteca Roberto Caracciolo (I-LEsa)
Lucera - Biblioteca comunale Ruggero Bonghi (I-LUCcom)
Monreale - Biblioteca Ludovico II De Torres (I-MRs)
Napoli - Biblioteca del Conservatorio di musica San Pietro a Majella (I-Nc)
Napoli - Biblioteca della Società siciliana per la storia patria (I-Nsn)
Napoli - Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III (I-Nn)
Nardò - Biblioteca diocesana A. Sanfelice
Nola - Biblioteca diocesana S. Paolino
Roma - Biblioteca Casanatense (I-Rc)
Roma - Biblioteca dell'Istituto di bibliografia musicale (I-Ribimus)
Roma - Biblioteca di archeologia e storia dell'arte (I-Ria)
Roma - Biblioteca musicale governativa del Conservatorio di musica S. Cecilia (I-Rsc)
Roma (Città del Vaticano) - Biblioteca Apostolica Vaticana (I-Rvat)
Venezia - Biblioteca del Conservatorio Benedetto Marcello (I-Vc)